giovedì 20 marzo 2008
L'ABBANDONO.
Abbandonare è un verbo concettualmente dicotomico cioè ha due significati che partendo da presupposti completamente diversi conducono alla stessa parola.
A)Abbandonare, abbandonarsi come atto di fede nei confronti di chi si ama e viene visto come il rifugio per eccellenza, il ventre materno, il luogo sicuro.
B)Oppure Abbandonare, essere abbandonato come estremo tradimento essercitato da chi o nei confronti di chi si vuol bene.
Essere abbandonati spegne la luce, mozza il respiro, fa senire vicini alla morte;come la vita che sta per abbandonarci, appunto.
E' urente il dolore e non ci sono oppiacei che tengano quando la testa scoppia perchè si è stati colpiti dal tradimento della persona amata che appunto ci ha lasciati, ci ha abbandonati.
E' troppo grande il senso di solitudine dopo l'abbandono; talvolta diventa un cammino irreversibile e solo un difficilissimo controllo delle emozioni può aiutare ad uscire dalla sabbie mobili dell'abbandono; la sola ragione non riuscirebbe mai a tirare a riva gli sfortunati naufraghi.
Spesso, chi supera la sindrome d'abbandono, diventa cinico e perverso; qualche volta, invece, dal superamento d quella difficile situazione nasce la strada maestra verso la Consapevolezza.
Dino
AUTOEUTANASIA
( Da TgCom del 19/03/2008 )
Chiese l'eutanasia: trovata morta
Francia.
Con il volto orribilmente sfigurato da un tumore, aveva chiesto invano alla giustizia francese di poter ricorrere all'eutanasia: mercoledì sera Chantal Sebire, 52 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione a Parigi. Negli ultimi giorni la vicenda della donna aveva sollevato un nuovo dibattito sull'eutanasia in Francia, dove una legge del 2005 stabilisce il diritto di lasciarsi morire ma non quello all'eutanasia attiva.
Il decesso di Chantal Sebire è stato annunciato dal sito internet di un quotidiano parigino e confermato da fonti del governo francese. Le cause della morte "sono ancora da determinare".
Alla fine ordunque Chantal ce l'ha fatta; ha vinto lei contro uno Stato sempre in ritardo nel decidere il meglio per i suoi cittadini.
Questa volta desideriamo ricordarla col suo bel sorriso di una volta.
Adieu Chantal !
Dino
mercoledì 19 marzo 2008
TORRE DI BABELE 2011 O MONUMENTO ALLA CULTURA ?
Entro il 2011 Milano avrà il nuovo MAC, Museo d'Arte Contemporanea.
Il progetto è stato realizzato dall'Architetto Libeskind che è lo stesso che ha progettato e vinto il concorso per la ricostruzione del nuovo WTC di New York e sorgerà nell'area dell'ex Fiera.
A noi il progetto piace moltissimo e ci conferma come Milano sia davvero l'unica città italiana a vedere e a vedersi in proiezione internazionale.
Ai cinici e freddi assassini dell'aeroporto di Malpensa vanno perciò dedicati gli splendidi disegni che precedono queste semplici note.
Ad evitare stupide congetture vogliamo far presente che non siamo milanesi, ma italiani del profondo Sud, sia pure un Sud chiamato Catania, meglio nota come la...Milano del Sud.
Dino
martedì 18 marzo 2008
sabato 15 marzo 2008
IL VOLO DEL COLIBRI
Carissimi amici, desidero innanzitutto ringraziarvi per tutte le mail di solidarietà che ho ricevuto in queste ore. Grazie per tutta la vostra partecipazione e vicinanza. La vostra voce e il nostro grido di dolore è così arrivato fino alle orecchie del Ministro Pecoraro Scanio. In tarda serata ho ricevuto una telefonata: mi hanno eerogato un piccolo contributo nella speranza che sia sufficiente per tamponare la situazione almeno per 2 mesi ed evitare quindi l’imminente morte dei colibrì. I nostri debiti ammontano a 200.000 euro, solo per l’energia elettrica dovremmo versare 73.000 euro. Il ministero ha autorizzato l’erogazione di 40.000 euro, un piccolo ma indispensabile importo! Quando avrò i soldi in mano proporrò (supplicherò, sperando che accettino) immediatamente a tutti i fornitori dei servizi essenziali alla vita dei colibrì (energia elettrica, gas GPL, veterinari, case farmaceutiche per la preparazione dei nettari liofilizzati di fiore, ecc. ecc.) di congelare il debito vecchio e di accettare degli acconti a garanzia dei consumi per i prossimi mesi che verranno. In altre parole non potrò pagare i debiti vecchi perché 40.000 euro non sono sufficienti, però potrò garantire i pagamenti correnti e quindi la vita degli animali almeno fino a maggio. Spero che questa importante apertura del Ministero dell’Ambiente ci permetterà di trovare a breve quelle soluzioni definitive per i colibrì per poter presto uscire definitivamente da questa situazione di emergenza. Vi terrò aggiornati e spero che un giorno mi verrete a trovare così vi potrò conoscere personalmente qui nel Parco del Castello di Miramare a Trieste.
Stefano Rimoli
www.centrocolibri.com/
Questo è un appello a favore del Centro diretto da Stefano Rimoli destinato alla salvezza dei piccoli uccelli.
Mi corre l'obbligo di ringraziare il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio per la sensibilità dimostrata in questa occasione.
A tutti i frequentatori di questo blog l'invito a visitare il sito e ad attivarsi per dare una mano di aiuto concreta che sommata a quella del Ministero possa permettere al Centro di sopravvivere e ai piccoli colibri di continuare a battere le loro ali al ritmo di sempre.
Grazie.
Dino
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Salviamo i nostri picccoli amici...
venerdì 14 marzo 2008
EUTANASIA: dei Diritti e dei Doveri
giovedì 13 marzo 2008
Lares Familiares...
Che ne pensate della tradizione che voleva, il giorno delle nozze, lo sposo prendere in braccio la sposa prima di farla entrare nella futura casa ?
Bella scenetta, vero?
Peccato non ce ne siano più di ometti così carini e così...robusti...
Ma da dove nasce quella tradizione ?
Tutti sanno che i Lari, nell'antica Roma, erano le divinità della casa, del focolare, della famiglia.
I Lari venivano raffigurati con statuette ( sigilli ) che venivano allocate in delle nicchie e che simboleggiavano appunto gli spiriti degli antenati, protettori della domus familias.
Lar in etrusco vuol dire "padre" e probabilmente la radice etrusca è proprio quella che poi ha formato la parola Lari.
La giovane sposa, per tradizione romana, andava a vivere nella casa dello sposo e perciò fino al giorno delle nozze era per i Lari una perfetta estranea; lo sposo non poteva permettere che la sposa varcasse la soglia di casa per la prima volta toccando il terreno con i suoi piedi; lo spirito degli Avi ne sarebbe stato offeso.
Ecco allora il gesto, più furbo che romantico, di prendere in braccio la sposa e farle attraversare la fatidica porta d'ingresso senza calpestare il suolo "protetto" dai Lari. Una volta dentro, la sposa era considerata a tutti gli effetti facente parte della famiglia e ne acquisiva diritti, doveri, obblighi e privilegi.
Care donne, ci siete rimaste male ? Pensavate solo all'aspetto romantico della vicenda ? Beh, coraggio; c'era anche quello. Qualche volta.
Dino
DALLE NEBBIE DI AVALON...
Il tepore era giusto quello della primavera e lassù, con la montagna che sembrava di poterla toccare con la mano, l'abbraccio con l'aria che andava riscaldandosi era molto più avvolgente che in città.
Gli alberi di pistacchio sembravano degli scheletri fossili, questa è l'annata di riposo, e solo fra qualche settimana rinnoveranno le foglie ma non i frutti.
In compenso i mandorli erano già in fiore e così i peschi d'altura.
Un profumato amplesso della natura con i suoi figli, incesto non peccaminoso, tripudio d'Amore.
Sono passato davanti al castello di Maniace ed ogni volta che lo faccio mi viene un gran voglia di andarci dentro per respirare l'atmosfera tardo cavalleresca cheil duca di Nelson seppe trasfondere tra questi crateri spenti dell'Etna portandoli via dalle nebbie di...Avalon.
All'ombra della grande croce celtica, nel cortile centrale di fronte all'ingresso, ogni volta par di incontrare un cavaliere, sir Lancillotto di Sicilia...mi pare...
Dino
mercoledì 12 marzo 2008
I MOSAICI DEL TELLARO
CRONACHE
Scoperti a 3 chilometri dall'antica città di Eloro, oggi comune di Noto, i mosaici del Tellaro tornano alla luce
di Eva Cantarella
Verranno presentati al pubblico per la prima volta nei prossimi giorni. Noi li abbiamo qui, dinanzi agli occhi, in assoluta anteprima: un regalo del Soprintendente ai beni culturali e ambientali della Provincia di Siracusa, Giuseppe Voza, al quale va non solo la nostra gratitudine per questo privilegio, ma quella di tutti per aver diretto i lavori di recupero e di restauro di questi capolavori. Parlo dei «mosaici del Tellaro», uno dei ritrovamenti archeologici più importanti degli ultimi decenni, che oltre a restituirci un inestimabile patrimonio artistico, forniscono informazioni di straordinaria importanza per la conoscenza dell’organizzazione sociale ed economica della Sicilia nel tardo Impero romano (III-IV secolo d.C.). I mosaici, infatti, sono stati rinvenuti a circa tre chilometri dall’antica città di Eloro (oggi contrada Caddeddi, del comune di Noto), sulla sponda destra del fiume Tellaro, ove adornavano i pavimenti di una villa, nella quale — grazie anche all’intervento decisivo dell’assessorato alla Cultura della Regione — verranno riposizionati nel mese di settembre, dopo una sosta nella chiesa sconsacrata di san Domenico a Noto, per la presentazione alla stampa.
I mosaici di Noto
Difficile, difficilissimo descrivere questi mosaici senza far torto alla loro bellezza, alla qualità della loro fattura, alla ricchezza della policromia e alla straordinaria sensazione di movimento delle immagini. Ma vediamo di darne quantomeno un’idea, a partire dalla scena che più colpisce per il soggetto: un unicum nelle rappresentazioni a mosaico sinora note, il riscatto del cadavere di Ettore.
Ulisse, il primo a sinistra guardando la scena, ha l’aria che ci si aspetta da lui, attento, guardingo. Ben diverso Achille, che gli sta a fianco indossando un elmo con alto cimiero, adorno di piume di pavone nitidamente tratteggiate. Quasi inevitabile pensare al cimiero indossato da Ettore, nella scena dell’addio ad Andromaca, sulle mura di Troia, e alla reazione del piccolo Astianatte, «atterrito all’aspetto del padre/ spaventato dal bronzo e dal cimiero chiomato/ che vedeva ondeggiare terribile, in cima all’elmo». Interessante, questa caratterizzazione dei personaggi attraverso il copricapo: Achille, il più bellicoso degli eroi, pronto per la guerra anche in un momento nel quale, sia pur controvoglia, accetta di compiere un gesto di pietà, restituendo il cadavere di Ettore. Ulisse invece, l’astuto per eccellenza, indossa un copricapo che (nonostante la forma stranamente arrotondata) sembrerebbe un pileo, il berretto dei navigatori e dei commercianti.
Ma continuiamo a scorrere le immagini, da sinistra a destra: Accanto ad Achille sta un altro eroe greco, Diomede. Dall’altro lato della scena, sulla destra di chi guarda, stanno i troiani. Solo una figura è visibile, o meglio, la parte alta di una figura: ma i troiani presenti erano molti, come dimostra la scritta «Troes». Purtroppo, è andata perduta la figura di Priamo, il vecchio re umiliato dall’arroganza del Pelide. Nel mezzo, una bilancia: su un piatto gli ori del riscatto offerti da Priamo, sull’altro il corpo di Ettore, di cui possiamo vedere solo i piedi, lunghi, lividi, stretti l’uno all’altro in un impressionante rigore di morte.
Impossibile, di fronte a queste immagini, non tornare con la mente al racconto omerico. La morte di Ettore non aveva placato la furia e il dolore di Achille per l’uccisione di Patroclo. Ogni notte, il Pelide piangeva l’amico perduto, e ogni mattina, al sorgere del sole, legava il cadavere di Ettore al suo carro e «intorno alla tomba del morto Patroclo lo trascinava tre volte/ poi riposava di nuovo nella sua tenda, e lasciava/ Ettore a faccia in giù nella polvere» (Il., 24, 16-17). Un comportamento inaccettabile, che impediva ai familiari di Ettore di rendergli gli onori funebri, senza i quali l’anima dei defunti non poteva trovar riposo nell’Ade, e che diminuiva l’onore che Ettore aveva conquistato, morendo eroicamente in battaglia. Implacabile, Achille, per ben dodici giorni, aveva continuato a oltraggiare il cadavere, sino al momento in cui era stato costretto ad arrendersi alle richieste della madre Teti: «Sia dunque così: Chi porta il riscatto, si riporti il cadavere» (Il., 24, 139).
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Il nostro passato è il nostro...futuro
mercoledì 5 marzo 2008
DIVERSI DA CHI ?
Essere autistici e non avere la facoltà della parola vuol dire essere malati ?
Una ragazza americana, Amanda Baggs, autistica ed incapace di parlare, attraverso una tastiera ed un dispositivo in grado di sintetizzare la voce ha spiegato che lei non è malata ed il suo modo di toccare, odorare, assaggiare e compiere movimenti e gesti apparentemente incomprensibili è il suo modo di relazionarsi col mondo esterno e quindi di comunicare.
Questo insieme di azioni non è nè meglio nè peggio rispetto al linguaggio tradizionale parlato; è solo diverso.
Questo caso, assieme a tanti altri, ha portato ad una rivisitazione del "fenomeno" autismo che oggi vede questo status non più come deficit neurologico ma come funzionamento alternativo del cervello umano.
Basterebbe del resto considerare come spesso i comportamenti ripetitivi e apparentemente privi di significato, le posture insolite e alcune manifestazioni denominate sindrome da "idiot savant" siano abbondantemente compensate da memoria eccezionale, capacità di calcolo sopra la media e molte altre abilità che spiegano senza meraviglia come gente come Einstein, Newton, il pianista Glenn Gould e altri possano essere stati portatori della sindrome di Asperger che è una variante dell'autismo.
Oggi la tendenza è quella di riconoscere nell'autismo una condizione alternativa a quella..."normale" arrivando alla conclusione che è inutile curarlo come secoli fa era inutile "curare" i mancini che usavano abilmente la sinistra al posto della destra.
Niente farmaci quindi ma piuttosto la Medicina dovrebbe aiutare a migliorare la qualità della vita degli autistici.
Considerare oggi gli autistici dei malati o dei ritardati può solo essere spiegato con l'ignoranza e con la mancanza di strumenti adeguati per misurare le loro capacità mentali.
Si può perciò liberamente parlare di "neurodiversità"per far ben capire la natura non-patologica della cosa e possiamo concordare con la Prof.ssa Temple Gradin, docente presso l'Università del Colorado, ed essa stessa autistica, che ha definito l'autismo una...semplice variante cognitiva della specie umana, un funzionamento mentale alternativo a quello abituale, insomma; per alcuni aspetti peggiore e per altri migliore.
Dino
lunedì 3 marzo 2008
IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI.
Castagno dei Cento Cavalli (J.Houel, XVIII secolo). Il dipinto si trova all'Ermitage di San Pietroburgo.
IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI.
L'albero si trova nel bosco di Carpineto, nel versante orientale del vulcano Etna, in un'area tutelata dal Parco Regionale dell'Etna.
Il castagno oggi
Diversi botanici concordano che avrebbe dai due ai quattro mila anni di vita e secondo il botanico torinese Bruno Peyronel è l'albero più antico d'Europa ed il più grande d'Italia
Le prime notizie storiche certe sul Castagno dei Cento Cavalli furono fornite dal De Amodeo, Carrera e da altri nel XVI secolo. Pietro Carrera ne «Il Mongibello» (1636), descrisse maestoso il tronco e l'albero «...capace di ospitare nel suo interno trenta cavalli». Successivamente ne parlerà anche Antonio Filoteo (1611).
Il 21 agosto 1745 venne emanato un primo atto dal «Tribunale dell'Ordine del Real Patrimonio di Sicilia» che tutelava istituzionalmente il Castagno dei Cento Cavalli ed il vicino Castagno Nave. Visto il periodo (fine del XVIII secolo) è un atto da annoverare fra i primati della tutela ambientale.
L'insigne naturalista catanese Giuseppe Recupero in «Storia naturale e generale dell'Etna» descriveva dettagliatamente l'albero, cercò di fornire diverse prove e dimostrazioni sulla unicità dalla pianta (allora era in discussione se fossero più alberi) e narrò che nell'anno 1766 trovò la casa molto deteriorata (esisteva una casa sotto le fronde del castagno, si può notare nel quadro di Jean Houel).
Sarà ritratto da molti viaggiatori del Grand Tour, fra questi Patrick Brydone e Jean Houel, che, nella sua opera Voyage de la Sicile, de Malta e Lipari, lo descriverà e ritrarrà nel 1787. Queste le parole con cui l'artista lo descrive in uno stralcio della sua opera:
..."La sua mole è tanto superiore a quella degli altri alberi, che mai si può esprimere la sensazione provata nel descriverlo. Mi feci inoltre, dai dotti del villaggio raccontare la storia di questo albero (che) si chiama dei cento cavalli in causa della vasta estensione della sua ombra. Mi dissero come la regina Giovanna I d'Aragona recandosi dalla Spagna a Napoli, si fermasse in Sicilia e andasse a visitare l'Etna, accompagnata da tutta la nobiltà di Catania stando a cavallo con essa, come tutto il suo seguito. Essendo sopravvenuto un temporale, essa si rifugiò sotto quest'albero, il cui vasto fogliame bastò per riparare dalla pioggia questa regina e tutti i suoi cavalieri"...
domenica 2 marzo 2008
IL BAROCCO SICILIANO PATRIMONIO DELL'UMANITA'
La via del Barocco Siciliano parte da Acireale e subito trova a Catania uno dei suoi maggiori punti di massimo splendore. Nella città dell'Etna sono un numero grandissimo di palazzi, pubblici e privati,intere strade e bellissime piazze a dare forza a quella complessa forma di Arte architettonica.
La via siciliana punta poi decisamente verso il siracusano dove l'intera provincia è molto ricca di magnifiche costruzioni barocche fino ad arrivare all'altro punto cardine che è l'intera città di Noto e non soltanto i suoi singoli capolavori, uno più bello dell'altro.
La via, infine, corre e termina nel terzo centro nodale dello splendore barocco siciliano che fa capo alle chiese e ai palazzi di Ragusa, di Ibla, di Modica e di Scicli.
L'intera via del Barocco Siciliano è stata riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Moltissimi i Tour Operatores che organizzano itinerari guidati attraverso l'intero percorso della Via siciliana del Barocco con offerte alla portata di tutti che prevedono tariffe aeree veramente convenienti e sistemazioni alberghiere a partire dal bed and Breakfast fino agli hotel di lusso o alle dimore di charme.
La Sicilia Barocca Vi aspetta.
Dino
sabato 1 marzo 2008
GLI ACCHIAPPASOGNI.
LA LEGGENDA DEL DREAM CATCHER SECONDO LA CULTURA DEI CHEYENNE
Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”.
Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.
Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli. Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro… Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.
Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un dreamcatcher e lo collocano sopra la sua culla. Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l'universo, e intrecciano al suo interno una rete simile alla tela del ragno. Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà. Se si tratterà di sogni positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare via, lontano, disperdendoli nei cieli...
LA LEGGENDA DEL DREAMCATCHER SECONDO LA CULTURA LAKOTA
Nei tempi antichi un vecchio stregone si trovava sulla cima di un monte ed ebbe una visione. Iktome, grande maestro di saggezza, gli apparve sotto forma di ragno e gli parlò in una lingua sacra. Disse al vecchio lakota dei cicli della vita, di come iniziamo a vivere da bambini passando dall’infanzia all’età adulta, e alla fine diventiamo vecchi e qualcuno si prende cura di noi come se fossimo diventati un’altra volta bambini, così si completa il ciclo.
Mentre parlava, il ragno prese all’anziano un cerchio che aveva con lui, era un cerchio di salice al quale erano attaccate delle piume e delle crine di cavallo abbellite da perline. Prese il cerchio e iniziò a tessere una rete all’interno, mentre tesseva continuava a parlare e disse: “in ogni periodo della vita vi sono molte forze, alcune buone e altre cattive, se ascolterai le forze buone queste ti guideranno nella giusta direzione, ma se ascolterai quelle cattive andrai nella direzione sbagliata e questo potrebbe danneggiarti.
Mentre il ragno parlava continuava a tessere nel cerchio la sua tela, quando finì di parlare Iktome consegnò all’anziano il cerchio con la rete e disse: “la ragnatela è un cerchio perfetto con un buco nel centro, utilizzala per aiutare la tua gente a raggiungere i loro obiettivi, facendo buon uso delle idee, dei sogni e delle visioni. Se crederete in WAKAN TANKA, la rete tratterrà le vostre visioni buone, mentre quelle cattive se ne andranno attraverso il foro centrale”.
L’anziano stregone raccontò in seguito questa visione alla sua gente e da allora i Lakota ritengono l’acchiappasogni un oggetto sacro e lo appendono all’entrata dei loro tepee per filtrare i sogni e le visioni. Quelli buoni sono catturati nella rete e quelli maligni scivolano nel buco centrale e scompaiono per sempre.
venerdì 29 febbraio 2008
FELICITA' O BENESSERE ?
Ma l'uomo ha più bisogno di Felicità o di Benessere ?
Le due cose, a guardar bene, non sembrano poi così vicine anche se non si può certo dire che siano antitetiche.
Lo sono forse le ideologie che ci sono a monte.
Ma entrambe hanno fallito.
Alla ricerca della felicità perduta era certo lo slogan dello stato etico che si faceva interprete dell'etica comune imponendo limitazioni ed oneri sugli individui proprio in nome di una supposta felicità...
La macchina del Benessere, di contro, è risultata tutt'altro che una world car vestendosi dei panni di una bellissima Lamborghini, meravigliosa ed elitaria creatura meccanica. Guardatela ma non toccatela !
E pur vero però che attraverso il benessere talvolta si potrà pure arrivare alla felicità mentre passando per la felicità quasi mai si può giungere al benessere.
Qual'è perciò oggi il senso di promettere all'uomo la felicità se non gli si può garantire il benessere ?
Sarebbe davvero interessante sapere attraverso quali ricette Francesco e Luca, rispettivamente autori de "Il senso dell'Italia " e de "Economia della Felicità ", ipotizzino la nuova via italiana alla Felicità.
Io nel DNA unico al mondo degli italiani non ho molta fiducia e per un nuovo Rinascimento manca, purtroppo, il ...materiale umano.
Dino
Le due cose, a guardar bene, non sembrano poi così vicine anche se non si può certo dire che siano antitetiche.
Lo sono forse le ideologie che ci sono a monte.
Ma entrambe hanno fallito.
Alla ricerca della felicità perduta era certo lo slogan dello stato etico che si faceva interprete dell'etica comune imponendo limitazioni ed oneri sugli individui proprio in nome di una supposta felicità...
La macchina del Benessere, di contro, è risultata tutt'altro che una world car vestendosi dei panni di una bellissima Lamborghini, meravigliosa ed elitaria creatura meccanica. Guardatela ma non toccatela !
E pur vero però che attraverso il benessere talvolta si potrà pure arrivare alla felicità mentre passando per la felicità quasi mai si può giungere al benessere.
Qual'è perciò oggi il senso di promettere all'uomo la felicità se non gli si può garantire il benessere ?
Sarebbe davvero interessante sapere attraverso quali ricette Francesco e Luca, rispettivamente autori de "Il senso dell'Italia " e de "Economia della Felicità ", ipotizzino la nuova via italiana alla Felicità.
Io nel DNA unico al mondo degli italiani non ho molta fiducia e per un nuovo Rinascimento manca, purtroppo, il ...materiale umano.
Dino
giovedì 28 febbraio 2008
LE MEMORIE DI...VILLA ADRIANA
VILLA ADRIANA DI TIVOLI
Non ci lasceremo per nulla tentare dall’idea di descrivere Villa Adriana dal punto di vista architettonico, storico e culturale perché ce ne manca la competenza e sono certo migliaia le pubblicazioni a disposizione di chi voglia in tal senso documentarsi.
Una cosa vorremmo però suggerire: visitate Villa Adriana con la donna che amate e vi posso garantire che al termine del giro vorrete scrivere una supplica al grande imperatore affinché vi conceda di restare “prigionieri” per sempre in quel loco incantato.
La vostra mente vi porterà lontano, allo splendore del Pecile per poter anche voi coglierne gli ori e le pietre per incastonarle tra i capelli della vostra amata.
Poi la vedrete coperta di veli, tenuemente colorati mentre danza attorno alle forme rotonde del teatro marittimo e il suo corpo sinuoso si specchia nell’acqua.
Poi, ansimante, perché pensavate di averla perduta, la ritroverete trasparente verso il sole che nel Canopo gioca tra luci ed ombre e ve la ridona, più bella di prima, senza veli e pronta al “sacrificio” d’amore.
Qui, sulle rive dello specchio d’acqua, vi riposate dal dolce amplesso onirico e piano, piano riprenderete il cammino che, come in un grande affresco, Vi porterà a vedere il più fantastico concentrato di storia, architettura, cultura ed utilizzo dell’habitat che il mondo abbia mai avuto il bene di ammirare.
E’ un peccato però vedere che la maggior parte dei visitatori di questa meraviglia del creato, umano e divino, appartengono alla categoria del “mordi e fuggi” turistico.
Adriano creò una cosa immensa, i suoi eredi avrebbero il dovere di realizzare attorno alla Villa non tanto un circuito turistico di pendolari distratti e ossessionati dal tempo quanto un progetto a fortissima componente centripeta.
Non ci lasceremo per nulla tentare dall’idea di descrivere Villa Adriana dal punto di vista architettonico, storico e culturale perché ce ne manca la competenza e sono certo migliaia le pubblicazioni a disposizione di chi voglia in tal senso documentarsi.
Una cosa vorremmo però suggerire: visitate Villa Adriana con la donna che amate e vi posso garantire che al termine del giro vorrete scrivere una supplica al grande imperatore affinché vi conceda di restare “prigionieri” per sempre in quel loco incantato.
La vostra mente vi porterà lontano, allo splendore del Pecile per poter anche voi coglierne gli ori e le pietre per incastonarle tra i capelli della vostra amata.
Poi la vedrete coperta di veli, tenuemente colorati mentre danza attorno alle forme rotonde del teatro marittimo e il suo corpo sinuoso si specchia nell’acqua.
Poi, ansimante, perché pensavate di averla perduta, la ritroverete trasparente verso il sole che nel Canopo gioca tra luci ed ombre e ve la ridona, più bella di prima, senza veli e pronta al “sacrificio” d’amore.
Qui, sulle rive dello specchio d’acqua, vi riposate dal dolce amplesso onirico e piano, piano riprenderete il cammino che, come in un grande affresco, Vi porterà a vedere il più fantastico concentrato di storia, architettura, cultura ed utilizzo dell’habitat che il mondo abbia mai avuto il bene di ammirare.
E’ un peccato però vedere che la maggior parte dei visitatori di questa meraviglia del creato, umano e divino, appartengono alla categoria del “mordi e fuggi” turistico.
Adriano creò una cosa immensa, i suoi eredi avrebbero il dovere di realizzare attorno alla Villa non tanto un circuito turistico di pendolari distratti e ossessionati dal tempo quanto un progetto a fortissima componente centripeta.
Andare a Tivoli ed entrare a Villa Adriana vi regalerà la sensazione di entrare nel cuore della donna amata.
Dino
martedì 26 febbraio 2008
ARTE ED ESTETICA
Le tre Grazie - Peter Paul Rubens
L'Arte e l'Estetica sono due discipline complementari o possono perfino essere antitetiche ?
Forse un critico d'Arte giudicherebbe stupida questa domanda ma per l'uomo della strada potrebbe rappresentare la chiave di comprensione dell'Opera d'Arte.
Che tutte le donne poi, in certe epoche, fossero "ricche" di cellulite come le modelle riprodotte da Rubens è un falso storico perchè altri artisti della stessa epoca e lo stesso Rubens hanno ritratto altri nudi di donna servendosi di modelle...esteticamente più gradevoli.
Questa Opera di Rubens, Le tre Grazie, era allora una provocazione ?
Agli esperti l'ardua sentenza.
Dino
L'Arte e l'Estetica sono due discipline complementari o possono perfino essere antitetiche ?
Forse un critico d'Arte giudicherebbe stupida questa domanda ma per l'uomo della strada potrebbe rappresentare la chiave di comprensione dell'Opera d'Arte.
Che tutte le donne poi, in certe epoche, fossero "ricche" di cellulite come le modelle riprodotte da Rubens è un falso storico perchè altri artisti della stessa epoca e lo stesso Rubens hanno ritratto altri nudi di donna servendosi di modelle...esteticamente più gradevoli.
Questa Opera di Rubens, Le tre Grazie, era allora una provocazione ?
Agli esperti l'ardua sentenza.
Dino
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E' bello ciò che è bello o ciò che piace ?
lunedì 25 febbraio 2008
ELETTROSHOCK
La terapia elettroconvulsivante ( "Tec" ) è meglio nota col termine di "Elettroshock".
Viene usata in tutto il mondo per curare alcune forme di depressione resistenti ai farmaci; in Italia non viene praticata per ragioni..."ideologiche".
Il prof. Bruno D'Avossa diresse anni fa a Roma l'unico Centro del centro-sud Italia dove veniva praticata la Tec e per questo fu tacciato da certa stampa come un..."torturatore fascista".
Oggi il Prof. Enrico Smeraldi, docente di psichiatria presso l'Università San Raffaele di Milano, ricorda come la Tec sia riconosciuta e accettata in tutto il mondo e che in molti casi può salvare la vita di pazienti senza alcuna speranza di risposta farmacologica.
Claudio Mencacci, primario psichiatra dell'osp. Fatebenefratelli di Milano ritiene che la discussione sulla Tec sia del tutto superata in quanto la sua pratica è non solo accettata in tutto il mondo ma diventa il trattamento elettivo per alcuni casi disperati. "Quindi - sostiene Mencacci - non mi pare il caso di ritornare sul tormentone elettroshock si o elettroshock no ma casomai rivolgere l'attenzione verso le nuove frontiere della ricerca delle terapie antidepressive come quella magnetica trans-cranica oppure quella del pace-maker ".
Da qui la richiesta di riabilitazione della Tec presso il ministero della Salute al fine di attivare almeno un servizio in ogni regione italiana.
Che ne pensate ?
Dino
sabato 23 febbraio 2008
ALLA RICERCA DELL'ITALIA...PERDUTA.
Stato:
Italia
Regione:
Basilicata
Provincia:
Potenza
Coordinate:
40°45′N 15°29′E / 40.75, 15.48333
Altitudine:
600 m s.l.m.
Superficie:
125 km²
Abitanti:
5.939
ISTAT 31-12-05
Densità:
48 ab./km²
Frazioni:
Capodigiano, Pontegiacoia
Comuni contigui:
Balvano, Bella, Castelgrande, Colliano (SA), Laviano (SA), Ricigliano (SA), San Fele, San Gregorio Magno (SA)
CAP:
85054
Pref. tel:
0976
Codice ISTAT:
076053
Codice catasto:
F817
Nome abitanti:
muresi
Santo patrono:
San Gerardo Majella
Giorno festivo:
2 settembre
Da quel tragico 23 Novembre 1980, terremoto dell'Irpinia e della Lucania, sono passati quasi trenta lunghissimi anni. La popolazione di Muro Lucano è stata forse meno sfortunata di quella di altre città andate distrutte in quella circostanza.
Le polemiche sono state infinite come infinite sembravano le diatribe tra politici e cittadini per le caratteristiche che avrebbe dovuto avere la ricostruzione.
Alla fine, malgrado i ritardi, la città è stata ricostruita all'80% ed il risultato, bisogna riconoscerlo, è stato di notevole valore sia architettonico che estetico.
La conservazione dell'originale è stata a volte fatta con certosina pazienza e l'aspetto di Muro è oggi quello di un magnifico Presepe incastonato nella montagna, bello a vedersi e piacevole da visitare.
A nostro avviso, l'Amministrazione della cittadina dovrebbe ora curare e promuovere il Turismo favorendo la realizzazione di strutture ricettive che siano in grado di sviluppare l'Incoming verso una terra di sconvolgente bellezza, ricostruita e salvaguardata come forse meglio non si poteva.
Nella seconda foto, la veduta di un antico ponte lungo quello che viene denominato il "sentiero di Annibale" dovrebbe costituire un ideale struttura di...collegamento tra la storia di questo posto meraviglioso ed il suo futuro che potrà essere solo nell'ottica della cultura e del turismo.
Lancillotto
Declino di una Nazione.
Il Commissario Ue Almunia
Frena il Pil, Italia peggiore in Europa
Crescita ai minimi termini e prezzi sempre più caldi. La Commissione Ue dimezza le previsioni di crescita dell'Italia nel 2008, riducendole allo 0,7% dopo l'1,4% stimato a novembre, e calcola che l'inflazione sarà più alta della media europea: 2,7% in Italia contro il 2,6% in Eurolandia. Per crescita economica l'Italia nel 2008 sarà la peggiore nella zona euro: crescita ferma nel primo trimestre, lieve ripresa successivamente.
Il programma di stabilità stimava per l'Italia una crescita dell'1,5%, decisamente più vicina alla media prevista in Eurolandia, dove Bruxelles vede un Pil all'1,8%. E pensare che anche la crescita della zona euro, più che doppia rispetto alla nostra, è stata ridotta dagli esperti di Bruxelles, che l'hanno portata dal precedente 2,2% all'attuale 1,8%. Rivista al ribasso anche la crescita del'Ue-27, che quest'anno sarà del 2% contro il 2,4% stimato lo scorso mese di novembre.ITALIA, PRIMO TRIMESTRE 2008 DA INCUBOBruxelles prevede che questo trimestre chiuderà con una crescita praticamente inesistente nel nostro Paese: il Pil aumenterà soltanto dello 0,1% per poi riprendersi in maniera "graduale ma modesta" nei trimestri successivi (+0,2%, +0,3% e ancora +0,3%). L'anno si chiuderà dunque con un deludente +0,7% secondo la Commissione Ue. Dati che ci fanno piazzare all'ultimo posto in classifica tra i Paesi di Eurolandia. "L'attività economica in Italia" spiegano i servizi del commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia "ha rallentato più che nel resto della zona euro nell'ultima parte del 2007, chiudendo l'anno all'1,8%, uno 0,1% in meno del previsto". Questo, spiegano a Bruxelles, "è dovuto anche a fattori eccezionali, come gli scioperi di dicembre nel settore dei trasporti". Ma il dato del 2007 avrà inevitabilmente ripercussioni sul 2008, "con le indicazioni disponibili per la prima parte dell'anno abbastanza negative".
Anche l'inflazione nei primi mesi dell'anno sarà a un passo da quota 3%, per poi attestarsi al 2,7% a fine 2008. Nel mirino di Bruxelles sono finiti non solo il caro-benzina e gli elevati prezzi dei generi alimentari, ma anche "gli aumenti delle tariffe".
ALMUNIA: LE COLPE DELL'ITALIA
Almunia: "attenta Italia, sei l'ultima."
Prodi : "...abbiamo risanato l'Italia."
Veltroni: "...grazie al governo Prodi..."
Crescita e prezzi, la Ue vede nero
Frena il Pil, Italia peggiore in Europa
Il programma di stabilità stimava per l'Italia una crescita dell'1,5%, decisamente più vicina alla media prevista in Eurolandia, dove Bruxelles vede un Pil all'1,8%. E pensare che anche la crescita della zona euro, più che doppia rispetto alla nostra, è stata ridotta dagli esperti di Bruxelles, che l'hanno portata dal precedente 2,2% all'attuale 1,8%. Rivista al ribasso anche la crescita del'Ue-27, che quest'anno sarà del 2% contro il 2,4% stimato lo scorso mese di novembre.ITALIA, PRIMO TRIMESTRE 2008 DA INCUBOBruxelles prevede che questo trimestre chiuderà con una crescita praticamente inesistente nel nostro Paese: il Pil aumenterà soltanto dello 0,1% per poi riprendersi in maniera "graduale ma modesta" nei trimestri successivi (+0,2%, +0,3% e ancora +0,3%). L'anno si chiuderà dunque con un deludente +0,7% secondo la Commissione Ue. Dati che ci fanno piazzare all'ultimo posto in classifica tra i Paesi di Eurolandia. "L'attività economica in Italia" spiegano i servizi del commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia "ha rallentato più che nel resto della zona euro nell'ultima parte del 2007, chiudendo l'anno all'1,8%, uno 0,1% in meno del previsto". Questo, spiegano a Bruxelles, "è dovuto anche a fattori eccezionali, come gli scioperi di dicembre nel settore dei trasporti". Ma il dato del 2007 avrà inevitabilmente ripercussioni sul 2008, "con le indicazioni disponibili per la prima parte dell'anno abbastanza negative".
Anche l'inflazione nei primi mesi dell'anno sarà a un passo da quota 3%, per poi attestarsi al 2,7% a fine 2008. Nel mirino di Bruxelles sono finiti non solo il caro-benzina e gli elevati prezzi dei generi alimentari, ma anche "gli aumenti delle tariffe".
ARRIVA LA CRISI ANNUNCIATA DAI MERCATI
Secondo la Commissione Ue si sono dunque concretizzati i rischi già indicati nelle precedenti previsioni di novembre, quelli legati alle turbolenze che ancora agitano i mercati finanziari, al timore di una recessione dell'economia statunitense e agli elevati prezzi dei beni. "L'Europa" spiega il commissario Ue Almunia "comincia chiaramente ad accusare l'impatto della crisi globale in termini di bassa crescita e di alta inflazione. Le capacità di resistenza sono per fortuna aumentate grazie alle riforme strutturali realizzate in questi anni e ai fondamentali solidi dell'economia europea. Ma nonostante ciò il modo migliore per fronteggiare le conseguenze della crisi è proseguire con le riforme e realizzare la mappa tracciata nell'Ecofin di ottobre", soprattutto sul fronte del rafforzamento delle finanze pubbliche. E I PREZZI SI SCALDANOL'inflazione di Eurolandia alla fine del 2008 si attesterà dunque a quota 2,6%. Lo prevede la Commissione Ue che ha così rivisto al rialzo la precedente stima del 2,1%. In Italia l'indice dei prezzi al consumo alla fine dell'anno sarà del 2,7%, contro il 2% stimato da Bruxelles nello scorso novembre. Andrà peggio nell'Ue-27, dove l'inflazione arriverà al 2,9% contro il 2,4% delle ultime previsioni.
ALMUNIA: LE COLPE DELL'ITALIA
E il commissario Almunia punta il dito contro l'Italia, sottolineando che la frenata della sua economia è particolarmente grave. E invita il nostro Paese a non guardare solo all'esigenza di mettere in ordine il deficit, ma anche all'abbattimento del debito e della spesa pubblica e all'incremento della produttività."Nell'ultimo trimestre del 2007" ha spiegato in conferenza stampa Almunia commentando le ultime stime "in Italia c'è stato un fortissimo calo della produzione industriale. C'è poi la scarsa fiducia dei consumatori e degli imprenditori. La situazione continuerà ad avere un impatto negativo nel primo trimestre. Poi ci sarà un recupero graduale, ma davvero minimo, nei trimestri successivi, a meno che l'ambiente economico-finanziaro internazionale non torni a essere migliore".Per il commissario Ue, dunque, la strada che l'Italia deve continuare a seguire "non è solo quella di mettere sotto controllo il deficit, ma anche quella di migliorare la qualità delle finanze pubbliche, abbattendo l'elevatissimo debito, e la qualità della spesa pubblica, oltre che incrementare la produttività che è fondamentale per crescere".
Era questa la felicità promessa ???
Istat: inflazione a gennaio a +2,9%
Impennata dei prezzi per pane e pasta
Il 2008 inizia all'insegna dell'ennesima impennata dei prezzi. Lo riportano i dati Istat: a gennaio si è registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,9% su gennaio 2007. Si tratta del balzo più alto dal luglio 2001. I rincari maggiori si sono avuti sul fronte dei beni di consumo, con pane e pasta a +8% su anno, mentre latte, formaggi e uova sono aumentati del 6,5%.
La fiammata dei prezzi è però generalizzata e riguarda tutti prodotti ad "alta frequenza d'acquisto", quelli che cioè vengono comprati ogni giorno, come alimentari, tabacchi, carburanti, giornali o le spese al bar e al ristorante. Per questi l'inflazione è stata molto più alta della media e si è attestata al 4,8%. Dal 2002, rileva l'Istat, il tasso di crescita dell'inflazione relativa ai beni ad alta frequenza d'acquisto è stato sempre maggiore rispetto a quello complessivo. Quello di gennaio scorso però è il piu' alto degli ultimi 11 anni.Fra i prodotti a frequenza di acquisto media (abbigliamento, tariffe elettriche, acqua potabile, smaltimento dei rifiuti) e bassa (elettrodomestici, macchine fotografiche e computer, articoli sportivi) il peso è stato pari rispettivamente al 42% e al 19%. A gennaio la divaricazione tra il tasso medio annuo e quello dei prodotti più acquistati è stata la più elevata dal 1997. Per quanto riguarda i singoli capitoli di spesa, forti rincari ci sono stati sul fronte energetico: il prezzo della benzina verde è aumentato del 12,5% in un anno e quello del gasolio del 15,7%. Maggiore fiammata per i combustibili per la casa, che hanno registrato un balzo in avanti del 16%. L'ondata di aumenti ha investito anche le tariffe elettriche (+5,3% su gennaio 2007 e +3,4% su dicembre), mentre quelle del gas sono cresciute del 3,9% rispetto a dicembre e dello 0,8% rispetto a gennaio 2007. Nei trasporti gli aumenti maggiori hanno riguardato i biglietti dei treni(+6,9%). Un po' meno accentuati i rincari per il trasporto stradale (+5,5%), per quello aereo (+8,4%) e per i pedaggi autostradali (+3,8%). In calo invece i medicinali (-3,9% su gennaio 2007) e gli apparecchi telefonici (-12,4%).
CODACONS: STANGATA DA 1000 EURO
e subito dopo la pubblicazione dei dati Istat, il Codacons ha commentato: " I numeri, soprattutto quelli relativi ai prodotti ad alta frequenza d'acquisto, rappresentano un piccolo passo verso la verità, ma sono ancora sottostimati e distanti dalla realtà dei rincari sulla spesa quotidiana che assillano i consumatori". I rincari sono preoccupanti, spiega il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi. "In ogni caso- dice- se non rientreranno in tempi stretti, si concretizzeranno in una vera e propria stangata di circa 1.000 euro annui a famiglia, visto che a certi bisogni non si può rinunciare".
Impennata dei prezzi per pane e pasta
Il 2008 inizia all'insegna dell'ennesima impennata dei prezzi. Lo riportano i dati Istat: a gennaio si è registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,9% su gennaio 2007. Si tratta del balzo più alto dal luglio 2001. I rincari maggiori si sono avuti sul fronte dei beni di consumo, con pane e pasta a +8% su anno, mentre latte, formaggi e uova sono aumentati del 6,5%.
La fiammata dei prezzi è però generalizzata e riguarda tutti prodotti ad "alta frequenza d'acquisto", quelli che cioè vengono comprati ogni giorno, come alimentari, tabacchi, carburanti, giornali o le spese al bar e al ristorante. Per questi l'inflazione è stata molto più alta della media e si è attestata al 4,8%. Dal 2002, rileva l'Istat, il tasso di crescita dell'inflazione relativa ai beni ad alta frequenza d'acquisto è stato sempre maggiore rispetto a quello complessivo. Quello di gennaio scorso però è il piu' alto degli ultimi 11 anni.Fra i prodotti a frequenza di acquisto media (abbigliamento, tariffe elettriche, acqua potabile, smaltimento dei rifiuti) e bassa (elettrodomestici, macchine fotografiche e computer, articoli sportivi) il peso è stato pari rispettivamente al 42% e al 19%. A gennaio la divaricazione tra il tasso medio annuo e quello dei prodotti più acquistati è stata la più elevata dal 1997. Per quanto riguarda i singoli capitoli di spesa, forti rincari ci sono stati sul fronte energetico: il prezzo della benzina verde è aumentato del 12,5% in un anno e quello del gasolio del 15,7%. Maggiore fiammata per i combustibili per la casa, che hanno registrato un balzo in avanti del 16%. L'ondata di aumenti ha investito anche le tariffe elettriche (+5,3% su gennaio 2007 e +3,4% su dicembre), mentre quelle del gas sono cresciute del 3,9% rispetto a dicembre e dello 0,8% rispetto a gennaio 2007. Nei trasporti gli aumenti maggiori hanno riguardato i biglietti dei treni(+6,9%). Un po' meno accentuati i rincari per il trasporto stradale (+5,5%), per quello aereo (+8,4%) e per i pedaggi autostradali (+3,8%). In calo invece i medicinali (-3,9% su gennaio 2007) e gli apparecchi telefonici (-12,4%).
CODACONS: STANGATA DA 1000 EURO
e subito dopo la pubblicazione dei dati Istat, il Codacons ha commentato: " I numeri, soprattutto quelli relativi ai prodotti ad alta frequenza d'acquisto, rappresentano un piccolo passo verso la verità, ma sono ancora sottostimati e distanti dalla realtà dei rincari sulla spesa quotidiana che assillano i consumatori". I rincari sono preoccupanti, spiega il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi. "In ogni caso- dice- se non rientreranno in tempi stretti, si concretizzeranno in una vera e propria stangata di circa 1.000 euro annui a famiglia, visto che a certi bisogni non si può rinunciare".
giovedì 21 febbraio 2008
"Aggiornamenti" sul punto G.
Trovato il punto 'G', è una scoperta italiana.
Attraverso una normale ecografia il dottor Emmanuele Jannini ha fotografato la presenza della zona in alcune donne: "Ora si può parlare di sessualità femminile con maggiore cognizione di causa e approfondire la ricerca su un terreno più concreto". Roma, 20 feb. (Adnkronos Salute) - Il punto 'G', fondamentale per l'orgasmo femminile, esiste.
Ed è stato addirittura 'fotografato' da un ricercatore italiano che lo ha localizzato in un piccolo spazio tra uretra e vagina, più spesso del normale. A documentare l'esistenza della famigerata zona del piacere femminile uno studioso dell'università de L'Aquila, Emmanuele Jannini, docente di sessuologia medica, in una ricerca pubblicata sul Journal of Sexual Medicine e realizzata su un piccolo gruppo di donne. Per individuare questo particolare anatomico, che consente alle donne il cosiddetto 'orgasmo vaginale', Jannini ha utilizzato l'ecografia transvaginale,
un esame molto comune. Lo studioso ha chiesto a un gruppo di giovani donne se avessero orgasmi vaginali e ne ha osservato l'anatomia. In quelle che dichiaravano questo tipo di orgasmo è stato riscontrato l'inspessimento della parete tra uretra e vagina."Abbiamo dimostrato con certezza l'esistenza del 'punto G' in alcune donne. E anche la possibilità di individuarlo in maniera semplice, con un banale ecografo. Ora si può parlare di sessualità femminile con maggiore cognizione di causa e approfondire la ricerca su un terreno più concreto", commenta ad Adnkronos Salute Emmanuele Jannini, che si dice soddisfatto "perché con questa ricerca finisce l'epoca della sessuologia basata sulle opinioni. Abbiamo dimostrato che le donne hanno caratteristiche diverse tra l'una e l'altra. Ora potremo capire, per esempio, quante sono le
donne che hanno il punto 'G'". Non solo. Si potrà, in alcuni casi, anche 'curare' la mancanza di orgasmo vaginale. "Stiamo osservando - continua Jannini- che il punto 'G' è sensibile al trattamento ormonale.
Dunque, nelle donne che hanno un punto 'G' atrofico per una carenza ormonale, sarà possibile intervenire". Ci sono, infatti, donne che hanno livelli bassi di testosterone e hanno il punto 'G'. Ma, a causa della carenza ormonale, il punto 'G' si 'spegne'. "E queste pazienti - dice Jannini - le possiamo curare con gli ormoni". Ci sono però anche donne che non hanno questo 'interruttore del piacere' "e su questo è impossibile intervenire.
Nel loro caso - dice l'esperto - sono possibili solo orgasmi clitoridei".
La ricerca comunque prosegue, e l'equipe del professor Jannini sta osservando come il punto 'G' cambia nelle varie fase del ciclo mestruale, nelle donne che prendono la pillola, nelle donne irsute (con troppo testosterone), e in quelle con poco ormone. "Avremmo così un quadro di riferimento ancora più preciso", conclude Jannini.
Real Politick 05
Alitalia: il Tar boccia Air One Niente stop a trattative con Air France
Il Tar del Lazio dà torto a Air One. Il Tribunale amministrativo ha infatti bocciato il ricorso della compagnia di Carlo Toto contro la decisione del governo di affidare a Air France la trattativa in esclusiva per la vendita di Alitalia. Uno smacco per l'azienda che fa capo a Ap Holding, che chiedeva la sospensiva del negoziato con i francesi per poter rientrare in gara nel business della privatizzazione.
In attesa della sentenza che deciderà nel merito sul ricorso, la trattativa in esclusiva tra Alitalia e AirFrance-Klm può proseguire. Nell'ordinanza con cui ha respinto la richiesta di congelare il via libera del governo alla trattativa, il collegio presieduto da Stefano Baccarini afferma che "non sussistono i presupposti per l'accoglimento dell'istanza cautelare, sia per la carenza di elementi di irreparabilità del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris". Ap Holding ha presentato ricorso al Tar del Lazio dopo l'esclusione dalla seconda fase della trattativa per l'acquisizione della compagnia di bandiera da parte del cda di Alitalia del 21 dicembre scorso, e la conferma di questa decisione da parte del ministero dell'Economia il 28 dicembre. Il gruppo a cui fa riferimento la compagnia aerea di Carlo Toto aveva chiesto "il ripristino immediato di condizioni di trasparenza e di non discriminatorietà nell'ambito delle quali sia consentito, in tempi brevi, anche ad Ap Holding di presentare la propria proposta vincolante per Alitalia". Oggetto delle contestazioni di Ap Holding-AirOne sono le decisioni con cui Via XX Settembre ha dato il benestare all'avvio della trattativa in esclusiva con Air France-Klm. La compagnia aerea di Toto, nell'udienza che si e' svolta oggi al Tar, ha chiesto l'annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti in questione, ma al termine di una camera di consiglio durata quasi tre ore il collegio ha respinto la richiesta di sospendere gli atti contestati.
FORMIGONI: LA BATTAGLIA CONTINUA
"La battaglia per difendere il diritto dei cittadini del Nord e dell'Italia a volare in tutto il mondo proseguirà comunque". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta così la sentenza del Tar che ha deciso di non sospendere in via cautelare, come aveva richiesto Air One, la trattativa in esclusiva tra Alitalia e la compagnia di bandiera francese.
AIR ONE: "FAREMO RICORSO" Ap Holding, la società che controlla Air One, farà ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar su Alitalia-Air France. "Prendiamo atto del provvedimento del Tar del Lazio e restiamo in attesa di conoscerne le motivazioni. Intendiamo comunque far ricorso al Consiglio di Stato per far valere le nostre ragioni", fanno sapere ad Ap holding. "Il nostro progetto per Alitalia - si aggiunge - rimane pronto, solido e a disposizione del Paese".
BARACK OBAMA verso la Nomination
Decima vittoria consecutiva per il giovane senatore dell'Illinois. Texas ed Ohio ormai decisivi.
Primarie - Wisconsin - Exit Pool
Democratici
Percentuale schede scrutinate
H.04.00
Hillary Clinton
45%
Barak Obama
54%
Caucusus - Hawaii
Democratici
Percentuale schede scrutinate
100%
H.11.30
Hillary Clinton
24
Barak Obama
76
mercoledì 20 febbraio 2008
LA LEGGE 194 E LA LIBERTA' DI PENSIERO.
Difendo la persona Giuliano Ferrara
Di Admin (del 15/02/2008 @ 13:17:51, in Cultura e liberta', linkato 164 volte)
Chiunque mi legga, sa cosa penso della battaglia di Giuliano Ferrara; la trovo culturamente sbagliata e priva di una base concreta, si basa su un concetto errato che vorrebbe violare la liberta' di scelta della donna di abortire un figlio malato o indesiderato. L'ho ascoltato l'altra sera da Gad Lerner all' Infedele ed e' un oratore formidabile che, anche non condividento affatto questa campagna, continuero' a stimare.
In quella puntata non mi e' piaciuto nemmeno molto il modo con cui ha "ribaltato" la realta' della Sindrome di Klinefelter catalogandola come una semplice "malattia curabile". Non mi è piaciuto perchè non si fa carico del peso della madre che magari non se la sente di avere un figlio malato e preferisce questo gesto doloroso e straziante per lei, ne' si fa carico della scelta che fa la madre di quella futura del figlio malato, che ha varie possibilità di avere malattie gravi e devastanti. Non c'e' quindi una "cultura della morte" come la chiama lui, ma esiste una cultura della scelta di vita e di futuro, negare ad un feto di diventare "vita" non è sempre la scelta peggiore, anzi, il negargli quel tipo di vita, e' una cultura d' Amore.
Inoltre dovrebbe pensare che questa sua battaglia, verra' usata dai Teodem "de noaltri" per fare una dura battaglia sulla 194, legge giusta ed equilibrata.
Detto questo trovo sconvolgente il clima he si sta creando intorno a lui e alla sua Lista, FERRARA HA E AVRA' SPERO SEMPRE, TUTTO IL DIRITTO DI COMBATTERE LE BATTAGLIE CULTURALI CHE VUOLE. Siamo un paese libero ancora vero? Perchè dovremmo essere così arroganti da pretendere di combattere battaglia per leggi liberisti e liberali sui diritti e poi ci dovremmo arrogare il diritto di oscurare o SCHIACCIARE le battaglie opposte alle nostre? Quale cultura fascista può mai essere questa?
Si scende per strada insultando e usando Ferrara come capro espiatorio per la vicenda di Napoli, quando lui non c'entra, si usano copertine vergognose come quella di Liberazione oggi , a quando una nuova lettera Calabresi?!!
Un clima vergognoso, su una vicenda delicata. Patetico anche Pannella, che vuole usare la vicenda per darsi visibilita, vista la possibile scomparsa dei Radicali, piu' per sue colpe, che per altri motivi
Ascoltare queste parole non basta...bisogna fare una battaglia o una Moratoria perchè vengano capite...
Di Admin (del 15/02/2008 @ 13:17:51, in Cultura e liberta', linkato 164 volte)
Chiunque mi legga, sa cosa penso della battaglia di Giuliano Ferrara; la trovo culturamente sbagliata e priva di una base concreta, si basa su un concetto errato che vorrebbe violare la liberta' di scelta della donna di abortire un figlio malato o indesiderato. L'ho ascoltato l'altra sera da Gad Lerner all' Infedele ed e' un oratore formidabile che, anche non condividento affatto questa campagna, continuero' a stimare.
In quella puntata non mi e' piaciuto nemmeno molto il modo con cui ha "ribaltato" la realta' della Sindrome di Klinefelter catalogandola come una semplice "malattia curabile". Non mi è piaciuto perchè non si fa carico del peso della madre che magari non se la sente di avere un figlio malato e preferisce questo gesto doloroso e straziante per lei, ne' si fa carico della scelta che fa la madre di quella futura del figlio malato, che ha varie possibilità di avere malattie gravi e devastanti. Non c'e' quindi una "cultura della morte" come la chiama lui, ma esiste una cultura della scelta di vita e di futuro, negare ad un feto di diventare "vita" non è sempre la scelta peggiore, anzi, il negargli quel tipo di vita, e' una cultura d' Amore.
Inoltre dovrebbe pensare che questa sua battaglia, verra' usata dai Teodem "de noaltri" per fare una dura battaglia sulla 194, legge giusta ed equilibrata.
Detto questo trovo sconvolgente il clima he si sta creando intorno a lui e alla sua Lista, FERRARA HA E AVRA' SPERO SEMPRE, TUTTO IL DIRITTO DI COMBATTERE LE BATTAGLIE CULTURALI CHE VUOLE. Siamo un paese libero ancora vero? Perchè dovremmo essere così arroganti da pretendere di combattere battaglia per leggi liberisti e liberali sui diritti e poi ci dovremmo arrogare il diritto di oscurare o SCHIACCIARE le battaglie opposte alle nostre? Quale cultura fascista può mai essere questa?
Si scende per strada insultando e usando Ferrara come capro espiatorio per la vicenda di Napoli, quando lui non c'entra, si usano copertine vergognose come quella di Liberazione oggi , a quando una nuova lettera Calabresi?!!
Un clima vergognoso, su una vicenda delicata. Patetico anche Pannella, che vuole usare la vicenda per darsi visibilita, vista la possibile scomparsa dei Radicali, piu' per sue colpe, che per altri motivi
Ascoltare queste parole non basta...bisogna fare una battaglia o una Moratoria perchè vengano capite...
UN PO' DI BUON SENSO.
Montezemolo: 7 milioni di euro. Marchionne: 6,9 milioni di euro.
Sono gli stipendi che la Fiat ha elargito nel 2007 ai suoi due uomini di punta.
Più o meno il costo di 600/700 operai.
Ma qui non si vuole fare un discorso qualunquista, filoproletario e contro il padronato.
In un libero mercato chiunque è libero di guadagnare quello che gli pare soprattutto se trova qualcuno disposto a darglielo.
Il problema è un altro.
La Fiat e con lei tutte le altre grandi aziende pubbliche e private non tiene in questo momento conto della realtà del Paese che vede operai, impiegati e quadri di basso livello fare fatica ad arrivare a fine mese.
Se per un periodo di due o tre anni riducesse gli emolumenti dei suoi alti ed altissimi dirigenti del 50% riuscirebbe lo stesso a farli vivere...dignitosamente e risolverebbe in maniera significativa i problemi dei mutui e della spese di diverse migliaia di suoi dipendenti.
Non solo; potrebbe nei momenti di difficoltà risolvere direttamente i problemi del personale che spesso portano alla cassa integrazione con conseguente aggravio del già magro bilancio di tutti gli italiani.
Ma Montezemolo e Marchionne, potranno poi davvero arrivare a fine mese guadagnando soltanto tre milioni di euro ( 6 miliardi delle vecchie lirette...) ?
Voi ci riuscireste ?
Forse è veramente venuto il momento, per tutti, di darsi una regolata e se proprio sacrifici si debbono fare che li facciano tutti, a cominciare da chi se la passa meglio.
Lancillotto
martedì 19 febbraio 2008
KIWI, un pollo oceanico
Kiwi
Nome comune degli Uccelli Apterigiformi appartenenti al gen. Apterix e diffusi con poche specie (p. es. Apterix australis, Apterix oweni, Apterix mantelli) nelle foreste montane della Nuova Zelanda. Grandi come un pollo, i kiwi hanno capo minuscolo con becco lungo e sottile e lunghe setole impiantate tra il becco e gli occhi; incapaci di volare, hanno ali ridottissime, mentre le zampe sono tozze e robuste, con quattro dita munite di unghie assai sviluppate. Il piumaggio è costituito da penne morbide e cascanti, di colore marrone. I kiwi conducono vita notturna e si nutrono di vermi e altri invertebrati che scovano nel terreno con il lungo becco. Le femmine depongono sul terreno sino a quattro uova che vengono poi incubate dal maschio.
Nome comune degli Uccelli Apterigiformi appartenenti al gen. Apterix e diffusi con poche specie (p. es. Apterix australis, Apterix oweni, Apterix mantelli) nelle foreste montane della Nuova Zelanda. Grandi come un pollo, i kiwi hanno capo minuscolo con becco lungo e sottile e lunghe setole impiantate tra il becco e gli occhi; incapaci di volare, hanno ali ridottissime, mentre le zampe sono tozze e robuste, con quattro dita munite di unghie assai sviluppate. Il piumaggio è costituito da penne morbide e cascanti, di colore marrone. I kiwi conducono vita notturna e si nutrono di vermi e altri invertebrati che scovano nel terreno con il lungo becco. Le femmine depongono sul terreno sino a quattro uova che vengono poi incubate dal maschio.
IL RESTYLING DEGLI...ATTRIBUTI
Chirurgia estetica intima
Addominoplastica? Protesi al seno? Roba superata. L'ultima frontiera sono gli organi sessuali. Lei vuole il ringiovanimento della vagina. Lui, che soffre della "sindrome da spogliatoio", l'allungamento del pene. Parla l'esperto Gianfranco Bernabei
La chirurgia estetica porta alla mente corpi perfetti. L'ultima frontiera del bisturi però, non è più rappresentata da nasini all'insù e seni che sfidano la forza di gravità, bensì gli organi sessuali. La tendenza, se così la si può ribattezzare, arriva ancora una volta dall'America. Tutto inizia quando Gianfranco Bernabei, chirurgo plastico e ricostruttivo, e Alessandro Littera, andrologo e sessuologo, vengono a conoscenza di un'innovativa pratica realizzata da David Matlock, direttore del Laser Vaginal Rejuvenation Insitute. Seguono un corso di formazione dal guru del sex design e fondano a Milano il primo centro di chirurgia sessuale italiano. «L'istituto di Laser chirurgia è una costola derivata da un'esperienza precedente che è l'Istituto di Medicina Sessuale aperto qualche anno prima», ci racconta Bernabei.Tra i vostri pazienti contate più donne o più uomini?Il 50-60% dei pazienti che si rivolge a noi è rappresentato da donne, il 40% circa da uomini. Ma le donne stanno superando gli uomini, come sempre: così va il mondo.Parlando di donne: quali sono le tipologie d'intervento previste?Il primo riguarda il ringiovanimento della parte interna della vagina, col restringimento del canale vaginale. È un intervento di ripristino, non di chirurgia estetica, più funzionale. Il ringiovanimento vaginale è fatto con una tecnica di laser, che è un upgrade di una tecnica già utilizzata in passato. Si può intervenire nella parte anteriore, correggendo il pavimento della vescica per risolvere il problema dell'incontinenza. Oppure nella parete posteriore e associato a questo si effettua anche una perineoplastica. Può avere una funzione estetica perché può esserci un'esuberanza di tessuto o una cicatrice dovuta ai parti: in questa sede viene fatta durante il parto la fisiotomia. A volte le suture vengono cucite in modo grossolano o non si cicatrizzano bene, e possono lasciare un tessuto da vedere e toccare non gradevole. O ancora può lasciare fastidio o dolore.L'altro tipo invece?Riguarda l'aspetto esterno dei genitali. In particolare nel caso delle piccole labbra interveniamo per ripristinare quelle eccessivamente sviluppate, oppure asimmetriche. Situazioni che creano imbarazzo nella donna anche nella vita quotidiana, facendo attività come lo spinning, andando a cavallo, sulla cyclette o indossando indumenti intimi o costumi ridotti. Non da ultimo in occasione di un rapporto sessuale. Si tratta di un ridisegnamento fatto con una metodica laser molto sofisticata e all'avanguardia. Le tecniche di anni addietro erano più grossolane. Il vantaggio del laser è quello di avere interventi con una metodica chirurgica che crea meno danni ai tessuti , minor dolore e tempi di guarigione meno lunghi.Il tipo di intervento, tecnica a parte, è una novità?Quello ai genitali femminili esterni non è un intervento nuovo. Io opero in questo campo da più di 20 anni. Normalmente i pazienti mi venivano inviati da colleghi ginecologi e ostetrici o da altri pazienti. Aprendo un sito internet e rendendo nota al pubblico l'evoluzione della tecnica di operazione, sono state diffuse delle informazioni che prima mancavano, nonostante la disinformazione di base rimanga. Il tutto sta nell'informare, anche perché se ne parla malvolentieri, resta una questione molto delicata.Qual è la paziente tipo di un intervento e dell'altro?La tipologia del ringiovanimento della parte interna, il restringimento del canale vaginale, è richiesta da donne che hanno partorito in precedenza e quindi hanno perso tono, hanno una muscolatura rilassata e vogliono ripristinare le condizioni ante parto. L'età difficilmente scende sotto i 30, va diciamo dai 30 ai 50 anni. Lo richiedono anche donne in età più avanzata, in menopausa, pesso spinte ad affrontare l'operazione a causa di incontinenza, più o meno lieve. Nel caso di interventi esterni invece la fascia di età è più bassa: possiamo operare anche giovani donne di 18-20 anni.Quali sono le motivazioni?La donna che vuole restringere il canale vaginale lo fa per avere maggior piacere per sé ma anche per dare maggior piacere al partner: è un discorso di coppia. Chi interviene sulla parte estetica, è invece più facile che lo faccia per se stessa. Tutto si collega alla tendenza odierna di migliorare il proprio corpo, dalle protesi al seno alla liposuzione, interventi destinati sia al ringiovanimento che alla correzione di difetti estetici per problemi conformativi o malformativi. Una donna migliora queste parti del corpo, ma poi se si accorge che ha qualcosa che non funziona nelle parti intime: c'è un punto debole. Ecco perché è venuta a galla la necessità a migliorare qualcosa che era sempre stato poco considerato. Un aspetto finora sottovalutato perché quando una donna si rivolgeva a un ginecologo per un problema esteriore, normalmente il ginecologo non aveva la formazione e la preparazione per fare questo tipo di intervento. La risposta data per lo più era: "è normale che sia così perché non sono tutte uguali". In passato non si sapeva che un certo tipo di patologia e malformazione poteva essere corretta e migliorata. Pochi sapevano dell'esistenza di un tipo di chirurgia che non mira a risolvere di base delle situazioni patologiche, ma a migliorare lo stato di una regione anatomica, e quindi ha un altro tipo di valenza, un altro riscontro.Sono numerose le donne che si recano da voi e si sono già sottoposte a interventi estetici?Sì, sono molte. È anche comune associare una rinoplastica o una mastoplastica a una di ringiovanimento e miglioramento dei genitali femminili.Chi è invece l'uomo tipo che si rivolge a voi?È l'uomo che non è soddisfatto delle dimensioni del suo pene. L'uomo ha una fissazione da palestra di tipo psicologico, detta "sindrome da spogliatoio". Ritiene che, paragonato a quello di altri uomini, il suo organo sessuale sia inadeguato. Ha paura di mostrarsi nudo davanti a uomini e donne quando il non è in erezione ma in posizione di riposo. In questo caso agisce ingrossarlo o allungarlo. L'intervento di allungamento, con la metodica della resezione del legamento sospensore del pene, al di fuori dei copri cavernosi, dà un allungamento esclusivamente a riposo che va da 1,5 ai 3 centimetri e non corrisponde all'allungamento in caso di erezione. Ecco spiegato perché è stata ribattezzata sindrome da spogliatoio.Quindi di base c'è un insicurezza psicologicaC'è un'insicurezza di questo tipo. Invece l'intervento di ingrossamento con la metodica della liporistrutturazione, con il reimpianto di grasso secondo la tecnica di Coleman applicata da anni in altri ambiti, è a livello sottocutaneo. Al contrario dell'allungamento, questo guadagno di dimensioni in volume si mantiene sia in posizione di riposo che erettile. La medesima tecnica è utilizzata nella donna per intervenire su grandi labbra ipotrofiche, asciugate per il passare del tempo, per ripristinare il turgore.Fornite anche un supporto di tipo psicologico?C'è uno psicologo che fa parte dell'equipe, come c'è pure un sessuologo, un andrologo per l'uomo e un ginecologo per la donna. Una equipe multidisciplinare che prevede di studiare, esaminare e trattare il paziente da tutti i punti di vista. Parliamo di costiSono interventi che richiedono la collaborazione di un'equipe, l'utilizzo di un centro con una sala operatoria e una struttura in grado di trattare un paziente in regime di day hospital, poiché sono risolti in giornata. Per gli interventi di breve durata, di circa un'ora come le correzioni di asimmetrie, hanno costi che partono da 3500 euro comprensivi di tutto. Per quelli più lunghi, che durano anche quattro ore, i costi possono anche triplicare.Tempi di convalescenza?A livello dei genitali esterni una persona può riprendere l'attività lavorativa dopo due o quattro giorni senza fare eccessivi sforzi, e l'attività sessuale dopo sei settimane. Per quanto riguarda gli interventi interni non si può riprendere l'attività lavorativa e quotidiana normale prima di una settimana e quella sessuale dopo sei settimane.Qualche testimonianza?Tantissimi dicono: "Sì, la mia vita è migliorata". Oppure: "Ho ritrovato me stessa, mi sembra di essere tornata prima della gravidanza" nel caso si tratti di ringiovanimento vaginale, quando la paziente aveva un rilassamento avvenuto dopo aver partorito. O ancora: "Ho ritrovato la vita sessuale e l'intesa col partner". C'è un caso che mi ha molto gratificato, una paziente che mi ha detto: "Non le nascondo che ritrovare il piacere di stare insieme e far sesso ha contribuito a salvare un matrimonio che sembrava traballare, poiché nei rapporti sessuale non c'era più piacere".
Alessandra Del Re
Il GRIDO DI DOLORE DEI POLITICI ITALIANI
Sono stati privati del "giusto" diritto di guadagnare circa 25.000 euro al mese!
Sono stati messi in condizione di dover competere con gli extracomunitari agli angoli delle strade per racimolare un pò di soldi per la prossima campagna elettorale!
Sono stati defraudati della sacrosanta pensione che dopo appena due anni sei mesi e un giorno li avrebbe messi a carico della comunità finchè campavano!
Dovranno comprarsi un PC se vorranno collegarsi a internet e un telefonino se vorranno comunicare alla moglie di..."calare la pasta" !
Dovranno pagarsi il biglietto del treno e dell'aereo come tutti gli altri disgraziati mortali !
Dovranno chiedere all'amante di aspettare la nuova legislatura prima di poter avere la macchina nuova !
Dovranno farsi fare credito dal grossista di alimentari per poter comprare un paio di tir di spaghetti n° 3 e di rigatoni di grano duro !
Dovranno comvincere il tipografo amico che poi stamperà lui tutte le cartuscelle del Comune, della Provincia e della Regione !
Dovranno promettere un posto al figlio del benzinaio che solo così mollerà un bel pò di buoni benzina !
Ma lo faranno con gioia ed entusiasmo perchè il motto dei politici è lo stesso di Gabriele D'Annunzio: "Hic manebimus optime".
Quanto costa il volo di sola andata per il Polo Sud in partenza il 13 Aprile ?
Dino
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"...cambierà tutto perchè nulla cambi..."
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