giovedì 20 marzo 2008
L'ABBANDONO.
Abbandonare è un verbo concettualmente dicotomico cioè ha due significati che partendo da presupposti completamente diversi conducono alla stessa parola.
A)Abbandonare, abbandonarsi come atto di fede nei confronti di chi si ama e viene visto come il rifugio per eccellenza, il ventre materno, il luogo sicuro.
B)Oppure Abbandonare, essere abbandonato come estremo tradimento essercitato da chi o nei confronti di chi si vuol bene.
Essere abbandonati spegne la luce, mozza il respiro, fa senire vicini alla morte;come la vita che sta per abbandonarci, appunto.
E' urente il dolore e non ci sono oppiacei che tengano quando la testa scoppia perchè si è stati colpiti dal tradimento della persona amata che appunto ci ha lasciati, ci ha abbandonati.
E' troppo grande il senso di solitudine dopo l'abbandono; talvolta diventa un cammino irreversibile e solo un difficilissimo controllo delle emozioni può aiutare ad uscire dalla sabbie mobili dell'abbandono; la sola ragione non riuscirebbe mai a tirare a riva gli sfortunati naufraghi.
Spesso, chi supera la sindrome d'abbandono, diventa cinico e perverso; qualche volta, invece, dal superamento d quella difficile situazione nasce la strada maestra verso la Consapevolezza.
Dino
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2 commenti:
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